LA VECCHIA CREATURA SOPRANNATURALE ATTERRO' E INCONTRO' LA SIRENA PARTENOPE
La sirena al momento dell'arrivo a destinazione
scese dalla cima con l'aereo applicandosì
per vedere la cartina geografica se era arrivata
al posto sognato che desiderava
andare sull'isola dei giorni passati,
e si vicino allo scoglio del mare per nuotare,
quando atterrò si sentì un po' più serena
e desiderava di far presto per allontanarsi
dal luogo con la sua calzatura di gomma espansa
che li serviva per nuotare e sognava di immegersi
in mare per rinascere in una nuova vita,
strisciava sulla sabbia guardando il cielo,
guardava la sua amata terra,
durante il giorno con il sole splendente e luminoso
e la luna nella notte serena immersa dalla luce visibile.
Arrivo dall'alto verso terra con un pezzo di stoffa
scendendo a scaletta con un dono di felicità,
e muovendosì sul solido cemento.
In un'ondata di strette di mano
camminandò verso l'intera città,
un intero paese socialmente riconosciuto
in senso più largo come il mondo.
Il mondo era grande e ci stava soltanto lei,
non parlava e non si confondeva
con il suono delle voci che parlavano,
saltelli e gesti strani col corpo e con le mani
e fissava il suo sguardo sul suo volto,
chiedendosì cosa pensava, ti sembrò senza senso.
Sono alte e forti le mura costruite intorno a lei,
li faceva un po' paura, non sono come te;
è il mio altro modo e riuscire ad entrare
in diversa lingua senza capire.
La sirena voleva provare, prese l'astronave,
pensò di atterrare e capiva che in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio si apre agli occhi e al cuore,
per rendersi migliore.
Ogni giorno estrosa, la natura la affascinava,
e voleva vivere vicino a una fanciulla bella
come un uccello che canta all'aria aperta,
vedere insieme all'anima il suo corpo fiorire
e libero in terribili giochi crescere
la fiamma buia accesa nel suo cuore.
Minuzioso esplorare la fastosa bellezza delle sue forme,
si muoveva con le sue pinne immense, e a volte d'estate,
quando il torbido sole l'atterrava con il viso
e il ventrè all'insu per tutta la campagna,
addormentandosì all'ombra del suo seno
come un mare tranquillo trasparente
in superficie nel profondo dell'anima
di essere felice di atterrare tra le sue braccia.
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Mario Romano- 32 anni - ottaviano