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ALLA RICERCA DI PARTENOPE

I vostri testi

La giovane luminosa comparsa alle spalle di Amabie era di una bellezza eterea.  Amabie non potè nascondere lo stupore e dal suo becco scivolò lieve il saluto:

“Bonasera Bella ‘Mbriana…”.

L’apparizione apprezzò il saluto della forestiera e ricambiò con un dolce sorriso:

“Salve, sono lo spirito del focolaio domestico, vado in giro giorno e notte, sono ombra e sono luce, quel che cerco non ci sta, ma se entro in una casa, che sia grande o piccolina, un saluto ed un conforto per me sempre ci sarà”.

E poi proseguì allarmata:

“…Amici sapete dirmi cosa accade? Fino a poco tempo fa non riuscivo a trovare posto dove poter stare in santa pace: per strada c’era sempre una gran trambusto, ora non c’è più nessuno!! Certo quando sono stanca e mi rifugio in qualche casa, c’è sempre una sedia libera e un pasto caldo per me, ma l’allegria…se n’è andata. Tutti parlano di un’epidemia!

Monaciello approfittò della situazione e per consolarla le si azzeccò stretto, finchè questa lo allontanò con un gesto fulmineo della mano.

Amabie a questo punto disse:

“Io sono Amabie e combatto le epidemie, posso aiutarvi ma devo prima trovare Partenope, che aihmè  sembra scomparsa!”

Monaciello allora ancora un pò intimorito dal gesto della Bella ‘Mbriana disse:

“E che stamm’ aspettann’? Andiamo per le strade a cercarla tra la gente!”.

Poi dandosi un tono e rivolgendosi a Bella ’Mbriana continuò:

“Mi permetto di contraddirla egregia principessa! In strada di gente ce n’è, molte persone si danno da fare per aiutare i più puverielli e gli portano quel poco di spesa che non si possono permettere. Poi, se non stai attenta, ti può pure capitare di sbattere la testa contro qualche panariello acalato dai balconi pieno di cibo per chi ne ha bisogno”.

La principessa gli rivolse uno sguardo benevolo:

“Hai ragione Monaciello, come sempre questa città è capace di sorprenderci! Ma ora non perdiamo tempo! cerchiamo Partenope! Tu, che conosci tutti gli anfratti, pozzi e vicarielli ci guiderai”.

Monaciello tutto impettito proclamò con tono militaresco:

“Tutti in marcia! prima fermata, l’Olivella!”

La piccola squadra arrivò all’Olivella in un baleno spuntando fuori da una saittella.

La piazza era silenziosissima e Bella ‘Mbriana e Monaciello non poterono fare a meno di pensare ai mesi precedenti, quando fervevano i preparativi chiassosi e vivaci per la grande parata del Carnevale di Montesanto.

A un certo punto la loro attenzione fu richiamata dai suoni provenienti da un angolo della piazza. Lì c’era un signore un po’ buffo, con un pantalone rosso a pinocchietto, calzettoni bianchi fino al ginocchio, una larga camicia e uno strano cappello napoleonico con un pennacchio. I nostri si avvicinarono e ascoltarono le parole che quell’uomo gridava con grande musicalità accompagnandosi con il suono di un bastone che sbatteva a tempo sul terreno.

“ATTENZIONE! PUPULAZIONE! E’ ASCIUT PAZZ’ O PADRONE’!!!”

“E’ Pazzariello!! lo spirito dell’allegria!!” esclamò Monaciello sorpreso.

I vostri disegni

Alla ricerca di Partenope - Capitolo IV
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