top of page

Hikikomori persone che si isolano e scelgono la solitudine dimenticandosì degli altri

Nella vita ci sono persone che gli piace stare nell'attesa

di un fatto veramente accaduto senza considerazione,

non hanno bisogno di possedere realmente doti

e apparire in un loro mondo fatto di significati,

dialoghi e sensazioni personali, a soffermarsi

col pensiero su qualcosa di sentimento, di emozione,

di sensibilità a cercare dentro di se tante risposte,

perchè sono così. Essi stanno in solitudine,

nel silenzio apprendono tante cose

che nella confusione non capiscono mai,

giudicano a ritmo continuo, privi di personalità,

che non hanno nulla per farsi notare,

da sassi gettati in mare, dove l'acqua porta via

e la terra diventa madre, aleviando con sofferenza

e con piacevole simpatia; poì il tempo cambia

e si rivedono apparire senza finzioni

o simulazioni a saltellare sul mettere di un fiore,

e sentire che il tempo scorre e diventa dura senza fine;

la prendono sempre per ogni cosa imparano

e metteno con una certa cautela pensando

a se stessi perchè non tutti li vogliono bene.

Non a tutti contano come stai veramente

e non tutti meritano il tuo pensiero.

Le persone sensibili hanno sempre

il cuore in disordine, l'anima alla rovescia,

gli occhi spalancati per sorpresa,

una lacrima pronta a scendere,

un sorriso appeso sulle labbra pronto ad esplodere,

Vivono in una posizione di equilibro instabile

alle gioie e ai dolori della propria vita.

Respirano di petto ma di polmoni che li aiuta

a gestire l'ansia vivendo a mille minuti l'ora,

sanno sorridere per poco,

piangere per una cosa senza importanza,

fermarsi sbalorditi davanti ad un arcobaleno,

guardando verso il mare

e trattenendo in bocca a lungo il cibo

in esso l'infinito di pace e di tormento;

sanno rendere completamente diverso

la sabbia in polvere di stelle,

fanno risplendere un sogno nel buio,

stanno sedute li in disparte,

aspettando il momento giusto

per darti quell'abbraccio che aspettavi,

sanno vedere e godere di buona salute,

oltre un sorriso, oltre una lacrima, oltre alla rabbia,

oltre al dolore perchè vivono di cuore.

Agli Hikikomori li piace stare lontano,

sembrano di avere un uncino piantato sotto le costole,

con qualcosa che gli tira in senso situato di fronte

come se fossero in propriò stato di salute legati per se,

senza tenero conto della distanza di quel luogo.

Non vogliono comunicare per accumulare

qualcosa in uno spazio della propria vita

di cose che devono fare, ma in ogni momento

si dimenticano e imparano soltanto

a riempire gli spazi senza luce,

a dimenticare la propria richiesta,

di purussimo male di vivere,

non vedendo soluzioni ne vie di uscita,

per dare la loro durata per portarsi

a una loro totale mancata presenza,

da una presentazione e da una terribile conscienza

di ciò che sono. Nella loro vita si può essere reale

quando cogliono la comprensione della propria vita,

con un edificio, con senso di grande meraviglia,

con un senso di bravura reale, di forza, di valore,

e non si può aspettare alle tempeste per vivere.

​

Mario Romano - 32 - Ottaviano

bottom of page